La postura è, in senso generico, la posizione del nostro corpo nello spazio, ma si tratta anche del risultato di diversi fattori: ereditari, emotivi, traumatici.

La postura parla del nostro vissuto.

I piedi sono una delle entrate principali del sistema posturale ed ha un triplice ruolo: recettore, in quanto raccoglie i dati che poi trasmette al sistema nervoso, attuatore, perché tramite variazioni di forza modifica il suo stato e quello di tutto il corpo, e adattatore, perché modifica forma e posizione per compensare squilibri propri o di recettori posti in alto, occhio e denti per esempio.
Normalmente il piede viene considerato un organo a parte, con le sue problematiche ortopediche e funzionali, mentre occorrerebbe considerarlo come parte di un insieme.

Se nella scarpa che utilizziamo nella vita quotidiana, inserissimo un plantare biomeccanico tradizionale con sostegno della volta e scarico metatarsale, come si fa nella maggior parte dei trattamenti ortopedici, tratteremo il piede come un organo statico, limitandoci solo al sostegno passivo delle componenti ossee.

Se invece, usassimo un plantare sensomotorio, da un lato manterremo comunque il concetto del sostegno osseo, ma dall’altro, avremo stimoli di natura propriocettiva che permetteranno di trattare il piede come un organo di senso e come recettore primario del Sistema Tonico Posturale.
Stiamo quindi parlando di una visione a 360°, che ingloba sia nozioni ortopediche che fisiatriche, concentrandosi sia sullo scheletro che sulla muscolatura.
Si tratta perciò di un supporto attivo, poiché modifica in modo mirato i segnali che dai recettori plantari, arrivano al Sistema Nervoso Centrale.

Agisce attraverso una riorganizzazione del processo a livello neurologico, quindi non solo mediante una correzione meccanica (vedi plantare biomeccanico classico), ma ricercando una correzione più fisiologica della postura.

Questo avviene mediante la stimolazione dei meccanorecettori propriocettivi presenti nella pianta del piede (fusi neuromuscolari ed organi neurotendinei di Golgi) che richiamano gli impulsi miotonici (riflesso miotattico diretto ed indiretto) con la conseguente regressione di tutte le alterazioni posturali ascendenti.

Integra così, l'aspetto più fisiatrico della terapia ortesica ed è in grado di migliorare:

  • la propriocezione (capacità di riconoscere la posizione del corpo nello spazio e lo stato di contrazione muscolare) evitando infortuni.
  • la risposta motoria che diventa più rapida.
  • la postura e l’appoggio plantare.

Per farlo, si affida ai 4 PIN (pressione indotta neuromuscolare), localizzati sul plantare lateralmente, medialmente, in zona metatarsale e sottodigitale che attivano o inibiscono precisi gruppi muscolari.

Influenza in modo mirato le singole fasi del ciclo deambulatorio durante la corsa, rafforza la muscolatura, diminuisce il carico su articolazioni e legamenti, fino addirittura a migliorare le vostre prestazioni sportive.

È indicato in casi di: piedi cavi, piatti, pronati, supinati; fascite plantare; metatarsalgia; distorsioni mediali o laterali; achillodinia; contrattura della muscolatura del polpaccio; gonartrosi in varo o in valgo; gonalgia; condropatia patellare; sindrome della zampa d'oca; meniscopatie; dolori agli adduttori; deficit muscolo-scheletrici ecc.

Perfetti per il trattamento del Piattismo Infantile, poiché la correzione avviene semplicemente camminando, è il plantare che stimola la muscolatura.

Ottimi risultati si riscontrano anche in pazienti affetti da Parkinson o altre patologie neurologiche: si migliora l'equilibrio e si riducono le cadute accidentali.

Il PLANTARE SENSOMOTORIO abbina il concetto biomeccanico del plantare classico, al concetto sensoriale del plantare propriocettivo. L'INNOVAZIONE DEDICATA AGLI SPORTIVI, AI BAMBINI CON PIATTISMO, AI MALATI DI PARKINSON Ecc.

Si tratta di un PLANTARE ATTIVO, poiché modifica in modo mirato i segnali provenienti dai recettori plantari, attivando o inibendo precisi gruppi muscolari. In questo modo si migliorano:

  • la propriocezione (capacità di riconoscere la posizione del corpo nello spazio e lo stato di contrazione muscolare) evitando infortuni.
  • la risposta motoria che diventa più rapida.
  • la postura e l’appoggio plantare.

Può essere indossato in ogni tipo di calzatura.

COMPRESO NEL COSTO DEL PLANTARE, verrà eseguito anche L’ESAME BAROPODOMETRICO, PER LA VALUTAZIONE DELL’APPOGGIO PLANTARE IN STATICA E DINAMICA, ed una VISITA POSTURALE.

Tecnico Ortopedico Dott.ssa Lucia Maurizi.

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