È con il nostro sorriso che parliamo con le persone.
Spesso, però, i nostri denti non hanno il colore che vorremmo ed è per questo che, per ottenere un colore leggermente più chiaro e per guadagnare al massimo una o due tonalità di colore, ci sottoponiamo a diverse metodiche, come lo sbiancamento dentale laser.
Grazie alla scala VITA, la più utilizzata in ambito odontoiatrico, riusciamo a misurare le tonalità di colore e procedere con lo sbiancamento professionale che sfrutta l’azione di agenti chimici come il perossido di idrogeno che esposto a fonti luminose si attiva liberando ossigeno.
Quest'ultimo, penetrando nella struttura del dente, innescando una reazione di ossido-riduzione a catena, frantuma le molecole che determinano la colorazione in composti incolori e di piccole dimensioni facilmente eliminabili.
L’entità dello sbiancamento è variabile in funzione della percentuale di perossido utilizzata e del tempo in cui il perossido rimane a contatto con i denti.
Fondamentale è l'eliminazione della placca e del tartaro con una seduta di igiene professionale prima di sottoporsi allo sbiancamento.